sabato 4 maggio 2013

Manga: guida per principianti


                                                            
Cari lettori,
in qualità di neofita del mondo giapponese, cercherò di parlare in maniera piuttosto semplice di un argomento che mi affascina molto e che penso affascini i nippofili di tutto il  mondo : i manga.

 Manga (in giapponese 漫画, ) è una  parola che in Giappone sta ad indicare generalmente i fumetti, mentre  da noi in Occidente con il termine manga ci si riferisce   ai soli  fumetti giapponesi.  Per collegarmi al mio precedente articolo (http://sakuragirlslovejapan.blogspot.it/2013/04/ukiyo-e-immagini-dal-mondo-fluttuante.html ), l’ inventore e il padre putativo dei manga è sicuramente considerato Hokusai, che  nel 1814 pubblicò una serie di tavole dal titolo Hokusai manga.


 

Caratteristiche tipiche del manga sono: la lettura al contrario, ovvero si legge dall’ultima alla prima pagina, secondo l’uso orientale, con rilegatura a destra del lettore e le pagine libere sulla sinistra. Generalmente si sviluppa su 6-8 quadrati in una pagina formato B4 o A4, a seconda degli usi. Anche le vignette si leggono da destra a sinistra, dall’alto verso il basso.

Fatta questa indispensabile premessa di carattere generale, adesso vorrei entrare nello specifico fornendo un piccolo vocabolario di parole chiavi, che spero si riveli utile ad un lettore che si accosti per la prima volta ai vari generi di manga:

Otaku: parola  legata ad una  subcultura nata  negli anni ’80 in Giappone, indica tutti gli appassionati  in modo ossessivo di manga, anime e videogiochi. Questa parola in Giappone ha assunto sfumature negative indicando persone socialmente isolate mentre in Occidente sta semplicemente ad indicare appassionati  dei manga.

Anime: abbreviazione di animēshon, neologismo  giapponese che sta ad indicare l’animazione e i cartoni animati.

Shōjo: (lett. ragazza) con questo termine ci si riferisce agli anime o manga destinati ad un pubblico femminile, che va dall’infanzia fino all’adolescenza. Di solito sono incentrati su tematiche sentimentali, con ambientazioni europee e situazioni melodrammatiche, i temi sono vasti e possono spaziare dall’horror allo sport.  Alcuni esempi ( e sfido il pubblico femminile a non conoscerli) possono essere: Jenny la tennista , Candy candy, é un po’ di magia per Terry e  Maggie, Sailor moon.

Shōnen: ( lett. ragazzo) sono categorie di manga generalmente destinati ad un pubblico maschile, dall’età scolare fino alla maggiore età.  Gli Shōnen si focalizzano sull’azione e la trama si snoda in una serie di prove (duelli, prove sportive, etc…). Alcuni esempi (altrettanto famosi) possono essere: Hokutono ken, Dragon ball, One piece.

Seinen: anime o manga indirizzati generalmente ad un pubblico che va dalla maggiore età in su, denominati manga maturi, trattano tematiche complesse, particolarmente sviluppate sul piano psicologico, hanno uno stile grafico assai sviluppato. Alcuni esempi : Angel heart , Black lagoon, Devilman.




Hentai: (trad. anormalità o pervertito) indica generalmente anime, manga e videogiochi dal contenuto sessualmente esplicito.

Ecchi : (o etchi), sinonimo di eros, indicano generalmente manga a sfondo erotico ma senza contenuti sessualmente espliciti come gli hentai (della serie aggiungici un po’ di fantasia).

Yahoi: manga orientati verso un pubblico femminile, trattano relazioni fisico-romantiche omosessuali, generalmente tra ragazzi. Il suo corrispondente femminile è Yuri.
Mangaka: indica un artista creatore di fumetti.

Dōjinshi: sono riviste giapponesi pubblicate in proprio, di solito collegate al mondo dei manga e degli anime.

Rosa-chan

P.s: un particolare grazie per quest’articolo va alla mia anto-chan, sempre generosa  e a Wikipedia, fonte indispensabile e il più bel esperimento nel mondo del web.

 

Nessun commento:

Posta un commento